Le 4C del diamante.

Il fascino dei diamanti è complesso perché fonde qualità estetiche, tattili ed emotive in un’entità sola. Sul piano pratico i parametri di stima, valutazione e classificazione utilizzano tecnologie e strumenti imparziali, capaci di analizzare ogni singola gemma in base a quattro fattori, chiamati le “4 C”.

Carat. La caratura.
Il carato è l’unità di misura standard per definire il peso dei diamanti. Un carato equivale a 200 milligrammi. Le frazioni di carato sono definite punti e un punto equivale a un centesimo di carato. Per esempio, un diamante da 50 punti è un diamante da 0,50 carati.

Colour. Il colore
I diamanti lavorati vengono classificati in base a variazioni minime di intensità del colore. Le categorie partono dalla lettera “D” (incolore) e arrivano fino alla lettera “Z” per indicare sfumature di giallo o bruno.

Clarity. La purezza.
La maggior parte dei diamanti presenta inclusioni generalmente invisibili a occhio nudo. Le pietre migliori sono classificate FI (flawless) e rappresentano il grado di purezza massima. E IF (internally flawless) ovvero internamente pure.

Cut. Il taglio
La scienza e l’arte si fondono per valorizzare il diamante. Infatti il taglio, le sue proporzioni, la finitura determinano i riflessi interni che accrescono la brillantezza della pietra, esaltandone luminosità ed effetto.

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