Come scegliere l’anello di fidanzamento

COME SCEGLIERE L’ANELLO DI FIDANZAMENTO:
una pratica guida by Forever Unique

L’anello di fidanzamento è un importante gioiello che simboleggia una promessa e che segna un momento magico nella propria vita. Trovare l’anello giusto è un viaggio emozionante tra le infinite scelte come la montatura, il design e le 4 C del diamante: il taglio, la purezza, il colore e la caratura (dall’inglese cut, clarity, carat e color).

Forever Unique vi guida alla scelta dell’anello di fidanzamento, conosciuto anche come anello della promessa, che soddisfi i gusti di lui e soprattutto della sua lei.

L’anello di fidanzamento classico ha come protagonista indiscusso il diamante, ma negli ultimi anni stanno spopolando le gemme preziose come il rubino, lo smeraldo e lo zaffiro che aggiungono colore al gioiello, per una futura sposa che si distingue dalle scelte tradizionali, seguendo le orme della Royal Family.

I modelli più diffusi

La scelta di un gioiello così importante porta con sé molte emozioni travolgenti; Forever Unique vi aiuta nella scelta dell’anello di fidanzamento tramite questa breve guida che spiega quali sono gli elementi fondamentali da conoscere prima di arrivare al tanto atteso “sì”.

Il mondo dell’anello di fidanzamento ha molto da offrire: partiamo dai diversi modelli, tra i quali emergono il Solitario e il Full Pavè.

Il solitario è l’anello di fidanzamento per eccellenza, con quattro griffe che trattengono il diamante; un modello classico che nella sua semplicità esalta la brillantezza della sua preziosa gemma.
Scelte più innovative e di design si ritrovano nelle proposte Full Pavè: una tipologia di anello in cui la pietra centrale è abbracciata da diamanti di caratura inferiore e generalmente di taglio brillante.

 

Una volta scelto il modello più adatto alla futura sposa, si passa alle 4C del diamante (taglio, purezza, caratura, colore, dall’inglese cut, clarity, carat e color), ovvero le caratteristiche che classificano i diamanti.

TAGLIO (CUT)

Il taglio del diamante incide direttamente sulla sua luce: un taglio fatto a regola d’arte esalta la brillantezza della gemma. Con il passare dei secoli, l’uomo ha ideato diversi tagli per enfatizzare lo splendore di ogni diamante. Tra i tagli più popolari per gli anelli di fidanzamento, possiamo citare:

Il taglio brillante si spiega da sè: è il taglio che dona alla gemma la massima brillantezza ottenibile. Il brillante forma rotonda è il taglio più popolare e più venduto al mondo.

Il taglio ovale, come suggerisce il nome, dona al diamante una forma più allungata che crea un effetto visivo, con cui la pietra appare più grande a parità di caratura con altri tagli.

Il taglio a goccia dona all’anello molta originalità e fascino a chi lo indossa. È quindi adatto ad una donna che ama distinguersi, pur apprezzando i classici.

Il taglio marquise, detto anche navette, è stato creato in Francia nel XVIII secolo: il re Luigi XV chiese che il taglio del diamante ricordasse le labbra della sua amante.

Il taglio più dolce è il cuore, una variante del rotondo brillante classico. Sicuramente adatto alle future spose dall’animo più romantico.

Come suggerisce il nome, il taglio smeraldo nasce per la famosa gemma verde, ma è applicato anche ad altre pietre preziose, tra cui il diamante.

Il taglio dal nome più Royal è il princess, si distingue dagli altri tagli per la presenza di quattro angoli ben definiti a 90 gradi. Si tratta di un taglio molto apprezzato nei paesi anglosassoni.

Il taglio Ideal Cut esalta le performance di luce grazie alle 68 faccette tagliate con proporzioni ideali: brillantezza, lucentezza e fuoco. Scopri di più sul diamante Ideal Cut cliccando qui.

CARATURA (CARATS)

La caratura di un diamante ne indica il peso ed è un elemento che influisce molto sulla valutazione: un grammo corrisponde a 5 carati (indicati come ct), ovvero 0,2 grammi = 1 carato. Per diamanti di peso inferiore, viene utilizzata la misura chiamata “punto” che indica la misura centesima del carato (esempio: 0,50 ct = 50 punti).

COLORE (COLOR)

Il colore “bianco”, ovvero il “non colore” del diamante si classifica in base ad una scala che corrisponde a lettere alfabetiche (dalla D alla Z). La lettera D rappresenta un diamante in cui il colore è completamente assente, mentre man mano che acquisisce sfumature di colore, si arriva alla Z.

Se vi state chiedendo perché la scala parta dalla D e non dalla A, la spiegazione si trova in due leggende distinte: secondo la prima, la scala inizia con la D perché tutte le altre lettere (A-B-C) saranno utilizzate per pietre ancora più speciali che forse l’umanità troverà un giorno. La seconda leggenda ha una spiegazione più semplice: la scala parte dall’iniziale della parola “diamante”.

Esiste un’ulteriore scala di colore quando si parla di diamanti: Fancy, o colori fantasia, in cui la pietra presenta una sfumatura più o meno vivace di vari colori come giallo, verde, blu e rosa. I diamanti Fancy sono tra i più rari e quindi più preziosi, spesso battuti all’asta se la caratura è particolarmente alta.

PUREZZA (CLARITY)

I gemmologi classificano i diamanti anche in base alle inclusioni eventualmente presenti all’interno della gemma. In particolare, le inclusioni vengono valutate solo se visibili con lente a 10x ingrandimenti.

Le inclusioni sono caratteristiche che troviamo all’interno del diamante: tracce di carbonio o di cristalli di vario tipo che si sono generare durante il naturale processo di cristallizzazione della gemma.

La scala di valutazione dei diamanti di alta qualità parte con IF (Internally Flawless) quando la gemma non presenta alcuna inclusione, e si conclude con SI (Small Inclusion) quando le inclusioni sono piccole.